Oltrepassare il checkpoint

OLTREPASSARE IL CHECKPOINT

Blog di Andrea Semplici: Cronache da Gerusalemme.3/Check-point ...

Oggi è il mio compleanno.

Papà mi ha promesso che mi porterà a Gerusalemme, non ci sono mai stato.

Mi immagino già che bella che è la città, le mura tutte intorno, gli odori e i colori dei negozi, ma soprattutto non vedo l’ora di andare allo “zoo biblico” dove ci sono tanti animali in via d’estinzione e il più grande acquario di tutta Israele! Io da grande voglio lavorare in uno zoo, circondato da tutti gli animali del mondo, addestrarli e accudirli.

Papà mi ha detto che lo zoo è stato creato per mostrare agli ebrei tutti gli animali citati nella Bibbia, però ha detto anche di non preoccuparmi, perché anche se  non siamo ebrei, possiamo andarci lo stesso. 

 

La mamma viene a chiamarmi in camera, mi dice di vestirmi e lavarmi e di andare a fare colazione. Mi da un bacio sulla fronte e mi augura buon compleanno. È triste, vorrebbe venire anche lei allo zoo e passare la giornata con noi, ma papà dice che è meglio se siamo in pochi, altrimenti potrebbero fermarci al check point. Prometto di portarle un ricordo da Gerusalemme e vado a prepararmi. 

Papà è già pronto e mi aspetta in soggiorno. Anche lui mi augura buon compleanno e mi dice di fare presto, per evitare le code all’ingresso dell’attrazione. Velocemente faccio colazione e mi precipito fuori casa, pronto per una giornata incredibile.

 

Il check point dista pochi minuti a piedi da casa nostra; quando ci arriviamo noto che non c’è tanta gente. Mi mette molta paura questo posto. Ci sono molti militari, tutti armati, ma papà dice sempre di non preoccuparsi, perché finché abbiamo nulla da nascondere non ci sono problemi.

Facciamo la fila, passiamo sotto un metal detector, poi controllano le nostre borse e tutto è regolare. Arriviamo davanti a due miliari che ci chiedono i documenti. Papà mostra i passaporti palestinesi e i permessi per entrare.

Uno dei militari però non sembra soddisfatto, chiede perciò il motivo della visita. Papà spiega che vogliamo andare allo zoo per il mio compleanno. Il militare scuote il capo, non vuole farci passare.

Avevo sognato tanto questa giornata, non volevo tornare a casa. Inizio a pregarlo per farci passare, ma lui non mi considera, continua a parlare con papà e lo invita a tornarsene a casa.

 

Oggi non andremo a Gerusalemme. 

 

Papà è arrabbiato, mi prende per mano e torniamo indietro. Sono triste e inizio a fare mille domande, chiedere se un altro modo per passare esiste, ma lui mi guarda rassegnato e mi dice che non si può fare nulla, ci riproveremo un altro giorno…

 

Clicca sulla foto per andare al check-point

 

 

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