IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO
La questione israeliana-palestinese ha origine nel primo dopo guerra, in seguito alla caduta dell’Impero Ottomano.
La vincitrice del conflitto, Gran Bretagna , per avere il sostegno degli arabi contro gli ottomani durante la prima guerra mondiale, dichiaro la nascita di uno stato arabo indipendente in Palestina.
Non volendo inimicarsi le élite ebraiche occidentali simpatizzanti con il sionismo, che aveva fin dalla fine del 1800 spinto molti ebrei dell’Europa orientale a emigrare in Palestina, il governo britannico intendeva tenere aperto un focolaio di divisione in vista del proprio dominio sulla regione.
Perciò, terminata la prima guerra mondiale promise agli ebrei uno stato autonomo, pur con la contraddittoria promessa di non danneggiare le altre comunità già esistenti in Palestina.
Da qui ha inizio l’ostilità tra Arabi e Ebrei dell’attuale Giordania e Israele: entrambe le fazioni erano decise a ricorrere anch’essi alle armi per difendere e ampliare i propri insediamenti nella Terra Santa.
All’indomani della seconda guerra mondiale e delle atrocità inflitte al popolo ebraico la Gran Bretagna presentò la questione palestinese all’ONU, che l’anno seguente approvò un piano che contemplava la divisione del paese in uno stato ebraico, uno stato e una zona, che avrebbe compreso anche Gerusalemme, città libera sottoposta all’amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite.
Il progetto fu accettato dagli ebrei, ma venne rifiutato con decisione dagli arabi di Palestina e dei paesi confinanti. Non ammettevano che il problema ebraico, di cui si era così tragicamente macchiata l’Europa, fosse scaricato in un’area ormai da secoli arabizzata.
In seguito al piano ONU, nel Maggio del 1948 il controllo britannico sulla Palestina si estinse e il Consiglio provvisorio ebraico proclamò la nascita di una costituzione e, con essa, lo stato d’Israele, che provocò l’immediato intervento armato dei paesi arabi, che dettero inizio alle guerra arabo-israeliana, detta da questi ultimi “guerra di indipendenza”.
Da allora il conflitto non si è mai risolto.
La storia recente è stata segnata da scontri e violenze continui, alternati da tentativi fallimentari di negoziato favoriti anche da altre nazioni, come gli Stati Uniti.
L’intervento degli Stati Uniti da parte di Israele ha sicuramente inasprito i rapporti.
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